Le casseforti a mobile si differenziano dalle casseforti a muro proprio perché non necessitano di opere murarie significative per poter effettuare l’installazione.
Un lato positivo di questo modello è il fatto di essere disinstallabile più facilmente rispetto alle casseforti a muro, ma questo significa anche che i malintenzionati potranno spostarla in un luogo terzo per poter procedere allo scasso.
Per questo le casseforti a mobile presentano una corazzatura su tutte le facce del mezzoforte, a differenza di quelle a muro che ne sono dotate solamente nello sportello.
Un altro punto da non trascurare è il fissaggio che gioca un ruolo fondamentale.
Nelle casseforti certificate, notoriamente più sicure, i punti di ancoraggio previsti e sanciti dalla certificazione stessa sono 2: uno alla base e uno a dorso del mezzo forte.
Tale fissaggio deve inoltre essere effettuato con tasselli “particolari” previsti dal capitolato stesso di certificazione. È necessario fissare il prodotto in almeno uno dei due punti, meglio però se in entrambi.
Nelle casseforti non certificate, essendo meno sicure, i punti di ancoraggio possono variare da 2 a 4 su dorso e base: questo per impedire la facile asportazione di tali prodotti spesso di peso e sicurezza limitati.
Nella scelta della struttura su cui fissare il mezzoforte è fondamentale orientarsi sulle pareti portanti, ancora meglio se di cemento armato, in questo caso la scelta corretta è servirsi di tasselli di fissaggio in acciaio.
Nel caso, invece, di mattoni forati, anche se il fissaggio è sconsigliabile, è buona norma utilizzare tasselli ad espansione.
Ovviamente, il fissaggio su superfici resistenti sarà certamente la scelta più corretta da adottare.
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